NOTIZIE PREOCCUPANTI DAL MOZAMBICO

Purtroppo le notizie dal Mozambico sono molto preoccupanti: le popolazioni al nord di Inhambane hanno abbandonato le loro case per scappare dagli attacchi armati. Mons. Adriano Langa ha chiesto a tutti i parroci di fare appello, durante le celebrazioni, a tutte le comunità cristiane per raccogliere aiuti per i fratelli che sono scappati e si sono rifugiati in posti più sicuri.

Non ci aspettavamo più questa situazione, dopo tanti anni di sofferenza.

Ir. Olinda Leopoldo


MOZAMBICO: GLI SCONTRI ESERCITO-RENAMO CAUSANO CENTINAIA DI PROFUGHI

Gli scontri tra le forze di sicurezza e i guerriglieri della Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana), hanno costretto alla fuga più di 4000 persone nella provincia di Sofala, nel centro-sud del Mozambico. In questa provincia, nella foresta di Gorongosa, a Satunjira, era collocato il quartiere generale della Renamo, conquistato dall’esercito il 21 ottobre. L’area circostante è stata evacuata dalla popolazione che si è riversata nella città di Gorongosa. Altri combattimenti sono stati segnalati nel sud del Mozambico, facendo temere un ulteriore inasprimento del confronto tra la Renamo e il governo guidato dal Frelimo (Fronte di Liberazione del Mozambico). I due movimenti si sono combattuti in una guerra che ha devastato il Paese dal 1975 (anno dell’indipendenza) al 1992, quando a Roma le due parti hanno firmato gli accordi di pace, che hanno permesso alla Renamo di diventare un partito politico. Il 13 gennaio il governo ha annunciato che la Renamo non si è presentato ad una sessione negoziale prevista per quel giorno. Le due parti non sono riuscite ancora a trovare un’intesa su come proseguire la trattativa. La Renamo in particolare ha chiesto che tra i mediatori vi siano personalità straniere (tra le quali il vescovo ausiliare di Roma mons. Matteo Zuppi) e che alla trattativa partecipino osservatori provenienti da Usa, Cina, Portogallo, Capo Verde, Kenya e Botswana. Una richiesta finora respinta dal governo. Ad aggravare le condizioni di sicurezza c’è anche la piaga dei rapimenti di stranieri e di mozambicani benestanti. L’ultimo è un imprenditore di origine indiana rapito il 10 gennaio nel centro di Maputo. Gli importanti giacimenti di gas (e di carbone) del Mozambico stanno suscitando l’interesse di diversi Paesi, come il Giappone, il cui Premier, Shinzo Abe, è stato accolto a Maputo, il 12 gennaio. (R.P.)

AZIONI DI GUERRA SCONVOLGONO IL CENTRO DEL MOZAMBICO

La tensione militare, che è iniziata nel mese di giugno del 2013 nella regione centrale del Mozambico e si è evoluta in uno stato di guerra, si è diffusa negli ultimi giorni dell’anno a sud del Paese.

Centinaia di guerriglieri della RENAMO, il più grande partito all’opposizione del Mozambico che tra l’altro reclama la revisione della legge elettorale, sono in vari distretti della provincia di Inhambane dove sono stati registrati scontri armati con le Forze di Difesa e Sicurezza del Mozambico. Si registrano attacchi contro colonne di veicoli civili sulla strada Nazionale n. 1, nel tratto di 100 km tra il posto amministrativo di Muxunguè e la regione del fiume Save.

dal sito Radio Vaticana