GLI AUGURI DI OASI A MONS. FRANCISCO CHIMOIO, ARCIVESCOVO DI MAPUTO

Convento di Santa Fara - 9 dicembre 2014

 

Nel corso della sua breve visita a Bari, l’Arcivescovo di Maputo, Mons. Chimoio, ha incontrato nel convento di Santa Fara alcuni membri di OASI. L’occasione è stata doppiamente felice e propizia per porgergli gli auguri di buon compleanno, del trentacinquesimo anniversario di messa e di buon Natale.

Poche ma significative le notizie che Mons. Chimoio ci ha comunicato con la sua consueta semplicità e cordialità.

Il lavoro pastorale della sua grande Diocesi procede intenso, malgrado l’aiuto limitato al suo fianco.

Il progetto dell’Orfanotrofio S. Roque langue per mancanza di aiuti. Il sostegno economico nell’ultimo anno è venuto a mancare quasi del tutto, né sono sufficienti le adozioni a distanza: solo Padre Benito De Caro ha contribuito dividendo i proventi del suo libro “La Missione di una vita” tra l’Orfanotrofio S. Roque e la Scuola Agraria di Boroma. I bisogni dei bambini sono pressanti, la maggior parte di essi è senza famiglia. Ne è prova il fatto che, durante le vacanze scolastiche, molti siano i bambini che restano nell’Orfanotrofio, non avendo casa dove andare.

Per sopperire alla mancanza di offerte, il Presidente di OASI, Leandro Monterisi, con la condivisione del Direttivo, ha promesso di destinare all’Orfanotrofio i proventi del 5x1000 stanziati quest’anno ad OASI per le devoluzioni dell’anno 2012.

Circa la situazione politica in Mozambico Mons. Chimoio ha denunciato la poca trasparenza delle recenti elezioni presidenziali che hanno portato alla guida del Paese Filipe Nyusi, del Partito Frelimo.

L’incontro con Dom Chimoio è stato allietato anche da un suo divertente racconto della visita fattagli dal nuovo Presidente del Mozambico, all’indomani della sua elezione: lo stesso si è recato per ben due volte in visita all’episcopio, nella prima in veste ufficiale con il suo staff (Nyusi è cattolico, figlio di un catechista cattolico), nella seconda, inaspettatamente, in veste privata, alle 7,30 della mattina. Il Vescovo lo ha accolto con la sua abituale francescana colazione: tè, caffè liofilizzato e pane raffermo del giorno prima. Concludendo il racconto, Dom Chimoio ha simpaticamente supposto che il Presidente, congedatosi da lui, “sia andato al bar per qualcosa di più sostanzioso…”.

La premura manifestata dal Presidente del Mozambico al nostro caro Arcivescovo possa essere di buon auspicio per una virtuosa collaborazione tra Governo Mozambicano e Arcidiocesi di Maputo per il bene della popolazione mozambicana e, in particolar modo, dei ceti più deboli e bisognosi.