UNA NUOVA MISSIONE COMPIUTA

di Giuseppe G.

Il socio di OASI Giuseppe si è recato anche nel 2015 in Mozambico. La sua supervisione dei progetti è stata preziosa per valutarne lo stato di avanzamento e i correttivi da apportare. Ci ha aiutato a valutare le varie situazioni e lo stato di bisogno delle varie realtà. Soprattutto preziosa è stata la valutazione sull’Orfanotrofio di Chinde che Giuseppe ha raggiunto affrontando il grave disagio di 8 ore di mal di mare e di un gravoso intero giorno via fiume per il ritorno. Quello che ne ha riportato ci convince della necessità di continuare l’opera di OASI a sostegno dei più deboli.

Vi riportiamo un suo scritto consegnatoci al suo rientro in Italia. Nei singoli progetti, poi, il suo contributo sui relativi aggiornamenti.

ANCORA UN’ESPERIENZA GRATIFICANTE

di Giuseppe G.

Dopo la sofferta esperienza dello scorso anno, terminata con il rientro forzato e anticipato per motivi di salute, anche quest’anno sono ritornato in Mozambico. Pensavo che non potesse essere più possibile, invece, per grazia del Signore sono stato ancora una volta in visita ai progetti sostenuti da OASI. La permanenza è stata di 45 giorni dal 18 di marzo al 3 maggio 2015. Ho fatto il viaggio di andata in compagnia di padre Bruno. Con noi portavamo anche circa 80 copie dei Vangeli tradotti in Lolo da padre Leone destinati ai cristiani della zona di Morrumbala. Ringrazio il Signore per questa opportunità che rispondeva ad un intimo desiderio di tornare in terra di missione. 

In questo mio viaggio ho incontrato momenti di difficoltà come la visita all’Orfanato di  Chinde, la gestione delle Borse di studio che in un primo momento sembravano perse ma poi con il sacrificio di tanti, hanno continuato a sostenere i sogni di due ragazze, l’incontro con i ragazzi che vivono ancora oggi per strada momenti di grande difficoltà, ma anche bellissimi momenti nei quali si è condiviso una ritrovata serenità e gioia di tanti bambini/e sfortunati/e accolti amorevolmente negli Istituti gestiti dalle Scuole Francescane in Maputo, Inhambhane e Quelimane, in Casa Speranza, nella Casa Famiglia di fra Antonio Triggiante nell’Orfanato di San Roque ed anche con qualche difficoltà nell’Orfanato di Chinde. Complessivamente positiva è stata anche la vista ai progetti della Cooperativa Ceramica realizzati dalla fantasia e dall’entusiasmo di un “Frate Sognatore” Fra Antonio Triggiante, che con il suo coraggio ed il suo impegno ha saputo trasformare i suoi sogni in belle realtà.

Quando si va in quei luoghi ci si sente strumenti nelle mani del Signore ed è per questo che non oso guardare avanti, ma ringraziarlo dal profondo del cuore per quanto Egli ha voluto sino ad oggi donarmi.

Porto a tutti, benefattori e collaboratori, i saluti ed i sentimenti di gratitudine di tutte le persone che in Mozambico sono destinatarie del vostro impegno e della vostra generosità; i progetti che sostenete ridanno fiducia nella vita a tante persone, molte delle quali sono bambini in tenera età.