Partecipare ad azioni concrete e durature che rispondano a reali bisogni di aiuto

Progetto 22 - Casa di accoglienza e mensa per bambini della strada

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Le bambine orfane o abbandonate sono accolte nell'Istituto San José di Inhambane e nella Casa Madre Chiara a Maputo dalle Suore Francescane dell'Ospitalità, che assistono anche un centinaio di bambini della strada, anziani e ammalati del quartiere Lhanguene con un pasto giornaliero nella Mensa Madre Clara; si possono sostenere con adozioni a distanza con Euro 25 al mese.

Dettagli

Bambini e adulti del quartiere di Chamanculo – Lhanguene

Il 19 ottobre 1990 si diede inizio ad una prima distribuzione di una minestra per 80 persone, adulti e bambini in uno dei quartieri più poveri di Maputo.

Fu nel giugno del 1990 che un signore pieno di buone intenzioni, colpito soprattutto dalla situazione di fame e di miseria della gente che incontrava tutti i giorni lungo la strada che percorreva per andare in fabbrica, pensò di fare qualche cosa per gli abitanti di questo popoloso quartiere, bambini e anziani, fratelli meno protetti dalla società. La Provvidenza gli fece incontrare occasionalmente le Suore Francescane dell’Ospitalità che non conosceva. Attraverso loro pensò di aiutare i fratelli sofferenti, soprattutto i bambini che in gruppo o isolati, vagavano per le strade.

Sorse immediata l’idea di una refezione giornaliera, intanto si continuavano le trattative per la restituzione di un edificio nazionalizzato nel 1975.

Il 19 ottobre 1990 si diede inizio, nel giardino del convento, ad una prima distribuzione di una minestra per 80 persone, adulti e bambini. Il numero crebbe rapidamente fino a 300 e i mezzi messi a disposizione dal primo benefattore furono insufficienti. Le suore ricorsero ad amici e familiari, ma non servì per uscire dall’incertezza. Era doloroso vedere i bambini, dopo aver fatto una lunga fila, andar via con la ciotola vuota.

Le suore si resero conto che non era possibile portare avanti quest’opera senza un aiuto sicuro e continuativo. Si rivolsero perciò al Segretariato Missioni dei Cappuccini di Bari nella persona del responsabile Padre Benito De Caro, che,  con il sostegno dei benefattori, cominciò ad inviare un primo container, seguito da molti altri, carico di aiuti alimentati di vario tipo, di cucine da campo, di stoviglie e di quanto serviva al progetto.

In seguito le Suore costruirono una struttura adeguata per la Mensa, con servizi igienici e lavatoi; si preoccuparono di iscrivere all’anagrafe i tanti bambini senza stato civile e di provvedere alla loro istruzione con corsi di sostegno scolastico e iscrivendoli poi alle scuole del quartiere. Anche gli anziani bisognosi sono seguiti nelle più impellenti necessità.

Finita la guerra, perdurando lo stato di bisogno, il sostegno fu non più in natura, ma economico. Dal 1997 OASI ha affiancato il Segretariato non solo nel sostegno della Mensa, ma anche della Casa Madre Clara che le Suore Francescane avevano intanto costruito affianco all’edificio restituito dal Governo per accogliere bambine orfane o appartenenti a famiglie disagiate. Oggi accoglie circa 130 bambine da 0 a 18 anni che sono seguite, educate e istruite con amore.

Più tardi il progetto ha incluso anche il sostegno all’istituto Sao Josè di Inhambane, che è un collegio per circa 100 ragazze con annessa scuola dalle classi elementari al liceo.

Barbara cresce forte e sana con la sua famiglia e nella nuova casa - Sezione “Non fiori ma opere di bene" (in memoria di Barbara Picca) - 09/08/2022

Il giorno 20 agosto Barbara ha compiuto due anni.Suor Elisa e suor Florence, che compiva gli anni nello stesso giorno, sono andate a far visita alla famiglia che è stata molto contenta.


Suor Elisa Moisés Barbara in braccio al papà e il fratellino, davanti alla loro casa.


In casa delle Suore.



Scrive Suor Elisa dal Villaggio di Mumemo:"Ecco il documento che conferma che la casa appartiene già alla famiglia di Barbara. Barbara é una bambina benedetta da Dio. Lodiamo il Signore." Il suo papà lo ha mostrato il documento alla suora, cogliendo l'occasione di ringraziando per iscritto, sulla sua agenda, tutti coloro che, attraverso il progetto "Non fiori ma opere di bene" (in memoria di Barbara Picca), hanno reso possibile l'acquisto di questa casa. Lodiamo Dio.











Progetto 22 - Tutto bene dalla famiglia di Barbara - 06/03/2022

Tutto bene dalla famiglia di Barbara. La bambina cresce bene ed è in buona salute.

Alleghiamo la lettera dei suoi genitori, riportando qui la traduzione:

"Qui la famiglia di Barbara. Solo x dirvi che la bambina cresce bene e in buona salute. Chiediamo scusa per il silenzio dovuto a mancanza di comunicazione, ma alla fine ci siamo riusciti. Siamo felici di vederla crescere senza problemi di salute. Gioca e canta. Ha un anno e mezzo, comincerà ad andare all'asilo. Speriamo che stiate bene, ci piacerebbe conoscervi."

Firmato dai genitori  Bertina e Alberto Marrima


(Allegate foto della famiglia di Barbara con l'arcivercovo Mons. Chimoio e col papà Alberto)



Progetto 22 - La piccola Barbara cresce... Sezione “Non fiori ma opere di bene" (in memoria di Barbara Picca) - 15/09/2021






Prog.22 - Nuova pompa per il pozzo del Villaggio di Mumemo - 15/09/2021





Prog.22 - Notizie dal Villaggio di Mumemo - 14/12/2020

Dalla casa delle Suore Francescane Ospedaliere di Mumemo

Vi do qualche notizia sul nostro convitto di Mumeno.

Attualmente ci sono 56 ragazze e bambine tra 6 e 18 anni.

La situazione è alquanto preoccupante: occorre fare manutenzione della struttura, soprattutto dei servizi igienici.

Io sono in questa Casa dal 2017 e dal 2018 ho cominciato a seguire queste bambine. E' un lavoro molto bello, ma impegnativo; occorre avere molta pazienza e seguire ogni bambina tenendo conto dei loro traumi, della loro storia, della loro origine.

In questo momento abbiamo la preoccupazione di decidere la strada da far seguire a due ragazze di diciotto anni senza famiglia: dovrebbero frequentare un corso professionale per poi essere indipendenti, non è facile collocarle in una facoltà, bisogna saperle indirizzare e renderle consapevoli delle difficoltà che dovranno affrontare nella vita.

Alcune ragazze stanno frequentando il secondo anno del corso medio della nostra Scuola Professionale di Turismo che apre varie prospettive di lavoro negli hotel: una di esse sta all'ultimo anno.

Vi ringrazio per la vostra generosità nei confronti dei più bisognosi; Dio Padre si prende cura di loro, i poveri sono i suoi preferiti.

Che il Signore benedica il vostro lavoro in favore delle persone meno fortunate.

Suor Elisa Moisés

Mumemo 26/11/2020

Progetto 22 - Sezione “Non fiori ma opere di bene" (in memoria di Barbara Picca) - 26/09/2020

La Provvidenza percorre vie a noi sconosciute, sicuramente lastricate di Carità; penetrare questo mistero non ci é dato, ma fiduciosi ad Essa ci abbandoniamo, collaborando ad un progetto d'amore.

Il 17 luglio scorso Barbara Picca, 24 anni, é salita al Cielo a seguito di un tragico incidente sulla via di Molfetta.

Assecondando il desiderio (“Non fiori, ma opere di bene”), esternato in occasione delle esequie dai genitori, profondamente legati a Don Tonino Bello, e dalla sua inconsolabile nonna, animata dall'urgenza di trasformare il suo dolore in un’occasione di amore per un’altra giovane vita bisognosa di aiuto per vivere, crescere e studiare, OASI ha verificato la fattibilità di tale nuova iniziativa di carità, per contribuire a mantenere viva la memoria di questa amata ragazza.

Attraverso l’interessamento dell’Arcivescovo di Maputo, S.E. Francisco Chimoio, padre cappuccino da tanti anni referente di OASI in Mozambico, con la collaborazione delle Suore Francescane dell'Ospitalità dell’Immacolata Concezione (che da tanti anni collaborano con OASI in Mozambico: v. progetti 13-22-45), nella persona di suor Maria Elisa Raimundo Moisés, OASI ha appreso della nascita il 20 agosto scorso, nel piccolo villaggio di Mumemo a qualche decina di chilometri da Maputo, di una bambina alla quale i genitori, informati del desiderio di questa famiglia italiana, hanno voluto dare il nome di Barbara.

Nel quartiere di Mumemo, sorto dal nulla per iniziativa della compianta Provinciale Suor Susanna, a seguito della terribile alluvione nel 2000 che rase al suolo interi quartieri di Maputo, le Suore Francescane hanno una casa e sostengono la popolazione locale. Si é voluto tutti insieme promuovere l’adozione a distanza di questa bambina appena nata, per aiutarla nel suo percorso di vita, in appoggio alla sua famiglia di origine, aiutando quest’ultima a comprare anche una casetta (due stanze con piccolo campo per l’orto) in cui vivere, sempre a Mumemo.

Il fabbisogno ammonta a circa € 25,00 mensili.

Il costo della nuova casetta ammonta a circa € 2.500,00.

L'adozione rientrerà, con sezione separata, nel Progetto 22.

A nome di questa giovane coppia, le Suore Francescane dell'Ospitalità dell’Immacolata e padre Francisco Chimoio, ringraziano la famiglia Picca - Camporeale e la nonna Giulia Balsamo, per la loro generosità così come tutti gli Amici di OASI, rimasti sensibili a questo desiderio di amore. Speriamo tutti che la piccola Barbara, sorvegliata dal suo angelo che é in Cielo, possa crescere bene con l'aiuto di Dio.

CHI È E DOVE VIVE LA PICCOLA BARBARA





Monsignor Francisco Chimoio e suor Elsa Moisés ci informano sulla piccola Barbara, nonché sulla realtà di Mumemo sostenuta dalla Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione, a cui OASI intende affidare, come referenti, questa adozione a distanza.

Nome: Barbara

Cognome:  Rostina Alberto Marine

nata il 20 agosto 2020 a Bairro Mumemo,

Quarterão,11 Casam numero 14 - Marracuene, Maputo (MOZAMBICO). 

Barbara é nata da Alberto Aurelio Marrime e da Rostina Sebastião Magaia; ha un fratellino di 5 anni.

I genitori di Barbara sono ancora molto giovani: papà Alberto fa il fabbro di professione, realizza cucine a legna e infissi per le finestre delle case; mamma Rostina, prima della nascita del primo figlio, studiava in una scuola a Marracuene presso la casa di formazione delle Suore. Da quando é venuto alla luce il primogenito, vive nel quartiere di Mumemo, insieme al marito Alberto e i loro due bambini, in una piccola casa in affitto, vicino alla casa delle Suore. Rostina desiderebbe continuare a studiare e poi fare un breve corso per progredire e per aiutare i suoi figli a crescere.

 

Referente del progetto

Arcivescovo di Maputo, S.E. padre Francisco Chimoio

 

Ente di riferimento in loco

Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dellImmacolata Concezione (CONFHIC)

Madre Provinciale: Suor Ana Paula Ferreira Artur

Progetto 22 - Il miracolo di Mumemo - 19/03/2020



IL QUARTIERE DI MUMEMO 

Il quartiere 4 de Outubro, meglio noto come Mumemo, è stato creato per reinsediare 1777 famiglie vittime delle inondazioni del 2000 e del 2001 dal quartiere Chamanculo a Maputo, Mozambico. In questo momento, avvantaggia anche le famiglie vittime di altre vulnerabilità come l'HIV / AIDS.

Mumemo si trova nel distretto di Marracuene, 30 km a nord di Maputo. 

Questo quartiere è stato creato e continua ad essere sviluppato dalle Suore CONFHIC (Congregazione delle Suore Francescane Ospitalieri dell'Immacolata Conceição), fondata nel 1871, a Lisbona, in Portogallo, da Madre Mª Clara do Menino Jesus e P. Raimundo dos Anjos Beirão. La Congregazione si sviluppa su 4 continenti ed è in Mozambico dal 1922. Oggi già la Provincia di São Francisco de Assis "fa del bene dove c'è da fare".

Questo quartiere è stato creato e continua ad essere sviluppato dalle Suore CONFHIC (Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dell'Immacolata Concezione), fondata nel 1871, a Lisbona, in Portogallo, da Madre Mª Clara do Menino Jesus e P. Raimundo dos Anjos Beirão. La Congregazione si sviluppa su 4 continenti ed è in Mozambico dal 1922. Oggi già la Provincia di São Francisco de Assis "fa del bene dove c'è da fare".

LA STORIA DI MUMEMO

INONDAZIONE DEL 2000 E 2001 A MAPUTO


Una veduta aerea della distruzione provocata dalle inondazioni del 2000 a Maputo, Mozambico.

Le inondazioni del 2000 e del 2001 hanno distrutto gran parte del quartiere Chamanculo-C (alla periferia di Maputo), lasciando centinaia di famiglie senza nulla. Il quartiere Chamanculo-C si trova a Lhanguene, alle spalle del Convento de S. José, delle Suore Francescane dell'Immacolata Concezione (CONFHIC).

Di fronte alla catastrofe, le suore CONFHIC hanno fatto tutto il possibile per aiutare alcune di queste famiglie che hanno perso tutto, guidate dalla Superiora provinciale, che a quel tempo era suor Susana Custódio Marques.

Le alluvioni sono state molto improvvise, avvenute l'8 e il 9 febbraio e anche nel marzo 2000.

Le suore iniziarono così a dare rifugio ad alcune di queste persone, accogliendole nelle proprie strutture, nel detto convento, (nello spazio denominato “Azione Fraterna”), dove furono ospitate 64 famiglie nei mesi di febbraio, marzo e aprile. 2000. 

LA SITUAZIONE CAOTICA DI CHAMANCULO-C


CONFHIC ha scoperto che la popolazione di Chamanculo-C aveva precedentemente vissuto in condizioni disumane - il quartiere era sovraffollato dalla popolazione di rifugiati da 16 anni di guerra civile. Le case di fortuna con i resti di lattine e canne erano ammucchiate, disorganizzate, con un'unica latrina che serviva 10 famiglie, con 6-10 persone per famiglia.

Le inondazioni erano solo "un occhio di Dio" in modo che altri esseri umani potessero intervenire e cambiare la storia di centinaia di persone. Le suore CONFHIC si sono rese conto che, dopo l'alluvione, queste famiglie avrebbero avuto grandi difficoltà a riprendersi, poiché avevano perso tutto. Inoltre, lo spazio che occupavano era malsano, malsano e limitato. Il recupero di questa popolazione sarebbe molto difficile.

SCARICARE, PULIRE E RICOSTRUIRE CHAMANCULO-C

In una prima fase, CONFHIC ha inviato lettere al Consiglio municipale e CARITAS Moçambique, chiedendo di acquistare o noleggiare motopompe per rimuovere l'acqua che ha allagato Chamanculo-C. Il Consiglio Comunale ha fornito una bomba e le Suore Missionarie della Consolata hanno offerto un'altra pompa e diverse balle di coperte. Il quartier generale del CONFHIC a Lisbona ci ha prontamente sostenuto con un po 'di soldi.

Per 3 mesi, giorno e notte ininterrottamente, una commissione di 4 uomini e 3 donne si è occupata del pompaggio dell'acqua e dell'apertura dei canali di scolo.

In una seconda fase, la terraferma è stata sbarcata, noleggiando 4 camion che hanno trasportato centinaia di carrelli di sabbia per coprire il fango e sollevare il terreno.

In una terza fase, le latrine Chamanculo-C furono rifatte, acquistando pali e canne. CONFHIC ha noleggiato i propri veicoli per la pulizia delle fosse comuni. Solo le fosse costruite con blocchi sono state pulite perché le rimanenti fosse sono crollate con le piene, essendo irrecuperabili.

Le Missionarie della Consolata hanno acquistato 50 pale e 20 rastrelli per sgombrare il terreno. Il CONFHIC ha affittato un camion e il Comune ci ha affittato un altro camion per raccogliere tutta la spazzatura e gli oggetti che erano marciti nell'acqua, come vestiti, stuoie e materassi. Abbiamo tenuto incontri di educazione sanitaria con la popolazione del quartiere per evitare la diarrea e il colera e abbiamo incontrato il comitato di quartiere per valutare la situazione.

In una quarta fase, il quartiere Chamanculo-C è stato ricostruito. La popolazione ha collaborato con i muratori. Il Consiglio Comunale ha messo a disposizione i tecnici e ha realizzato un progetto per un sistema di fossa di scolo.

NESSUNO HA ACCETTATO DI LASCIARE CHAMANCULO-C


Sorse un nuovo problema: era difficile motivare le famiglie ad abbracciare la soluzione di lasciare il quartiere Chamanculo-C per iniziare una nuova vita in un altro quartiere, in un luogo più sano e sicuro.

Ma la verità è che gli sforzi fatti in precedenza non sono stati sufficienti per garantire la sicurezza e la salute del quartiere. Inoltre, era indispensabile anche una riduzione del sovraffollamento di Chamanculo-C.

Tuttavia, la maggior parte delle famiglie ha insistito per rimanere a Chamanculo-C e non ha accettato il rischio di partire per un quartiere che ancora non esisteva ed era molto lontano da Maputo.

Tuttavia, dopo sei incontri, diverse famiglie hanno accolto con favore l'idea di andare altrove e hanno collaborato per formare un comitato di residenti.

Così, essi stessi hanno fatto un censimento delle famiglie disposte a lasciare Chamanculo-C e delle famiglie che volevano rimanere a Chamanculo-C. Questo censimento delle vittime delle inondazioni ha rilevato 1777 famiglie desiderose di iniziare una nuova vita in un altro quartiere sano e sicuro.

Dopo aver fatto il censimento, nel maggio 2000, CONFHIC ha presentato al consiglio municipale di Maputo l'elenco delle 1777 famiglie interessate a lasciare Chamanculo-C in un nuovo quartiere. Ha anche presentato la necessità di una terra abbastanza grande per reinsediare queste famiglie.

UN TERRENO PER IL QUARTIERE


Dopo aver fatto il censimento, nel maggio 2000, CONFHIC ha presentato al consiglio municipale di Maputo l'elenco delle 1777 famiglie interessate a lasciare Chamanculo-C in un nuovo quartiere. Ha anche presentato la necessità di un terreno abbastanza grande per reinsediare queste famiglie.

Il Consiglio municipale di Maputo ha accolto il “sogno” delle suore di sollevare quelle persone da una situazione clamorosa, promettendo un certo sostegno in questa “avventura”. Ha consegnato a CONFHIC una lettera in cui richiedeva che la terra fosse presentata al governo distrettuale di Marracuene.

Con questa lettera di richiesta, il governo del distretto di Marracuene ci ha dato un appezzamento di terreno abbastanza grande per costruire le 1777 case, con 30.000 ettari di superficie, destinati a questo nuovo quartiere, e in una zona sicura. Il terreno fornito era situato in una zona ancora selvaggia e sabbiosa, 30 km a nord di Maputo, nel distretto di Marracuene.

COSTRUIRE UN QUARTIERE COMPLETO

Sarebbe umanamente inconcepibile che queste famiglie, che hanno perso tutto, restassero semplicemente sulla nuova terra, ancora selvaggia, senza riparo, senza acqua, senza cibo, senza niente. La popolazione che vivrebbe in questo quartiere avrebbe bisogno, almeno, di alcuni servizi sociali di base, come il centro sanitario, la scuola, ecc.

Di nuovo, CONFHIC si è offerta di completare questo processo di aiuto e con grande coraggio e determinazione, le suore hanno iniziato a progettare un progetto ambizioso per un quartiere completo per reinsediarsi e servire queste 1777 famiglie, cioè circa 10.000 vittime delle inondazioni.

Hanno proposto di andare oltre, fino al punto di costruire tutti i servizi sociali di base essenziali per un quartiere completo, oltre a costruire case per ospitare famiglie.

Solo allora potrebbero offrire a quelle famiglie le condizioni necessarie per riprendersi e iniziare una nuova vita, rinnovando la speranza e la fiducia in un futuro più sicuro e più sano.

Per finanziare la creazione di un progetto di queste dimensioni, le suore CONFHIC hanno dovuto fare richieste a molte organizzazioni non governative, umanitarie e varie istituzioni, come ambasciate, consolati, aziende, ecc. 

RICHIEDERE AIUTO ALLA CARITAS 


CONFHIC iniziò quindi a cercare il supporto necessario per la costruzione delle 1777 case e di tutte le infrastrutture sociali del quartiere.

Le suore CONFHIC stavano già lavorando con CARITAS-Moçambique anche in altre parti del Paese colpite dalle inondazioni, come Chalocuane (Gaza). Poiché il reinsediamento di questa popolazione, da Chamanculo-C, era già stato autorizzato dal Governo, le suore hanno potuto presentare a CARITAS-Mozambico questa nuova urgente situazione umanitaria. CARITAS-Mozambican ha accolto con favore l'idea e ha incoraggiato CONFHIC a sviluppare un progetto diviso in tre fasi. Questo progetto deve essere inviato a CARITAS International.

Per fortuna, le varie organizzazioni internazionali CARITAS si sono incontrate in Mozambico, a causa delle inondazioni, e hanno visitato il quartiere Chamanculo-C, promettendo, sin dall'inizio, di finanziare la costruzione di 500 case. 

PROGETTO E IMPIANTO MUMEMO

Per la sostenibilità delle famiglie, ogni appezzamento di terreno lungo e largo (30 metri per 15 metri) è stato progettato per consentire alla famiglia di espandere la casa in futuro e per avere una piccola fattoria / orto familiare sul retro della casa. In questo campo sarebbero stati piantati anche sette alberi da frutto.

LANCIO DELLA 1 ° PIETRA

La cerimonia di “lancio della prima pietra” per l'inizio della costruzione del quartiere si è svolta il 26 maggio 2001, alla presenza del Governatore di Maputo (Alfredo Nhamutete), Presidente del Consiglio Municipale di Maputo (Artur Canana), Amministratore di Marracuene, Rappresentante del Sig. Cardinale (P. Francisco Marques Júnior), CARITAS-Mozambican, CARITAS-Italiana, CARITAS-Espanhola, e della Superiora Provinciale del CONFHIC (Sr. Susana Custódio Marques).

Era presente anche la ditta SETA, talmente sensibilizzata da proporre subito la realizzazione gratuita della prima strada che va dalla statale a Mumemo. È così che è nato il quartiere di Mumemo.

I PRIMI ABITANTI


Le persone che avevano aderito a questo progetto nella fase iniziale di registrazione sono state trasferite e installate sul terreno destinato al nuovo quartiere. Vivevano temporaneamente in enormi tende fornite dalla solidarietà internazionale, tramite il Consiglio Comunale. Queste persone si offrirono di pulire i boschi dove sarebbero state queste tende.

PREPARAZIONE DEL TERRENO


Il terreno destinato al quartiere non era ancora stato bonificato, essendo coperto da boschi e alcuni alberi. Inoltre, il terreno era costituito da sabbia bianca, così sciolta che potevano camminare solo i veicoli con trazione integrale.

Il comitato dei residenti che si è formato a Chamanculo-C, ha selezionato e inviato a Mumemo le famiglie più afflitte, passando loro una guida.

A Mumemo è stata creata un'altra commissione per accogliere queste famiglie con queste guide, provenienti da Chamanculo-C. Questa commissione era responsabile dell'assegnazione della terra a queste famiglie. Ogni famiglia era responsabile della pulizia e della preparazione di questo terreno per la costruzione.

In questo modo, hanno aiutato a disboscare il cespuglio, tagliare alberi, sradicare le loro radici, ecc.

INIZIO COSTRUZIONE PRIME CASE

Nel 2001 sono state realizzate 500 abitazioni, in muratura (blocchi di cemento), rivestite con lamiere zincate.

Verrà costruita una casa per ospitare ogni famiglia, con tutte le piante uguali, comprese due camere da letto e una stanza centrale. Questa costruzione è stata pensata per essere evolutiva, cioè permette alla famiglia, in futuro, di realizzare lavori di ampliamento. All'altra estremità del terreno doveva essere costruita una latrina.

RETE ELETTRICA DI QUARTIERE

EDM ha assemblato i pali elettrici, i cavi, la stazione di trasformazione (PT) e tutto il necessario per l'elettrificazione del quartiere, compresa l'illuminazione stradale. Tutto è stato offerto tranne la stazione di trasformazione (PT), che doveva essere acquisita da CONFHIC.

Questa energia sarebbe inoltre indispensabile per la fornitura di pompe elettriche di approvvigionamento idrico (necessarie per molti lavori di costruzione) e per la futura elettrificazione delle case famiglia.

LE PRIME INFRASTRUTTURE SOCIALI



Sempre a metà del 2001 sono iniziati i lavori di costruzione del Centro sanitario di questo quartiere.

Quasi contemporaneamente, iniziò la costruzione di una scuola elementare completa (dal 1 ° al 7 ° grado). Questi due lavori sono stati finanziati dalla ONG di ispirazione cattolica spagnola chiamata “Manos-Unidas”.

Poi è iniziata la costruzione di un asilo nido, per prendersi cura ed educare i bambini più piccoli. Questo lavoro è stato finanziato dalla “Congregazione delle Suore Missionarie della Consolata” in Italia.

RIFORESTAZIONE DI QUARTIERE

Con il supporto della ONG inglese CAFOD, è iniziato presto il rimboschimento del quartiere, con la creazione di un vivaio, integrato in una sezione con dipendenti e mezzi adeguati, denominata “Environment”. FORI DI APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA

Poi, alla fine del 2001, sono state praticate diverse pozze d'acqua, sia per servire la popolazione che per i grandi lavori di costruzione che sarebbero seguiti. I finanziamenti per i 12 pozzi esistenti sono arrivati ??dall'UNICEF, dall'Ambasciata degli Stati Uniti d'America, dalla CARITAS Española, da Manos-Unidas, dai Missionari della Consolata e dal Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale del Portogallo.

GUADAGNA E IMPARA A GUADAGNARE IL "PANE"

Nonostante queste infrastrutture, molte persone che in precedenza vivevano con la rivendita nel mercato informale, o con piccoli lavori, sono rimaste senza occupazione o fonte di reddito per mantenere le loro famiglie. Erano rimasti senza i loro soliti mezzi di sussistenza, anche se precari e insufficienti: la situazione era di nuovo preoccupante.

Le suore hanno voluto estendere la loro assistenza a queste vittime delle inondazioni fino a fornire mezzi di sostenibilità per le famiglie. Ma non è facile creare posti di lavoro da zero. Così hanno iniziato scoprendo quali sono le capacità della popolazione.

Così, le suore CONFHIC hanno chiesto alla neonata “commissione residenti” di effettuare un'indagine sulle capacità lavorative e le preferenze della popolazione. Alcuni sapevano di falegnameria, altri di carpenteria metallica, altri di panetteria, meccanica, ecc., Ma purtroppo la stragrande maggioranza erano solo venditori ambulanti e nei mercati informali ...

COME FORNIRE AUTO-SOSTENIBILITÀ ALLE FAMIGLIE?

In considerazione di questo gap formativo professionale, suor Susana Custódio Marques ha ideato una soluzione per garantire contemporaneamente a questa popolazione: apprendimento, formazione e lavoro.

Da un lato, i genitori sarebbero i maestri della formazione professionale, guadagnando il loro stipendio e insegnando "come fare".

D'altra parte, i bambini sarebbero gli studenti, imparando a farlo, con la tecnica.

Con la formazione professionale, trovare un lavoro e "guadagnare pane" sarebbe più facile.

UN CENTRO DI SUPPORTO AL LAVORO E DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Le suore, cercando sempre di seguire il motto di CONFHIC, che è "fare del bene (ben fatto) dove c'è di buono da fare", hanno cercato di risolvere anche questo nuovo problema per queste centinaia di alluvionati, sebbene già beneficiare di nuove case, acqua, elettricità, centro sanitario, scuola elementare, asilo nido, ecc.

Di nuovo, hanno fatto tutto il possibile per non lasciare le loro famiglie indigenti, cioè con tutte le infrastrutture, ma senza alcun mezzo di sussistenza. Cioè, rendi vivibile il quartiere.

Così hanno elaborato un progetto per cercare di risolvere il problema della sostenibilità delle famiglie in questo quartiere. Nasce così il sogno di un Centro di supporto per l'occupazione e la formazione professionale per il quartiere Mumemo.

FINANZIAMENTO RICHIESTO PER QUESTO NUOVO CENTRO

Una volta concepito il progetto, l'idea è stata presentata al Governo Generale a livello internazionale del CONFHIC, nella persona della Consigliera Generale Responsabile per i Lavori Sociali, Sr. Mª Emília da S. Monteiro. Suor Mª Emília ha suggerito di proporre questo progetto al Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale del Portogallo.

Così, il 13 dicembre 2001, il progetto è stato consegnato al Dr. Proença, del suddetto Ministero in Portogallo, e, dopo mesi, è stata ricevuta una risposta di speranza, dicendo che "al momento non era possibile corrispondere, ma che il progetto non era sarebbe stato messo da parte ”.

RISPOSTA POSITIVA AI FINANZIAMENTI PER QUESTO CENTRO


Un anno dopo, nel novembre 2002, un, del Dipartimento per la cooperazione del Ministero della sicurezza sociale del Portogallo, è venuto in Mozambico per rinnovare gli accordi di cooperazione tra il Ministero del lavoro e della solidarietà sociale del Portogallo e il Ministero delle donne e Azione sociale.

La Dott.ssa Mª Lucília Figueira ha comunicato a Suor Susana Custódio Marques l'approvazione del progetto del Centro di supporto per l'occupazione e la formazione professionale, con CONFHIC partner nell'ambito della cooperazione tra i due Ministeri del Portogallo e del Mozambico.

Così, il 20 novembre 2002, è stato firmato un accordo tra il Ministero portoghese della sicurezza sociale, della famiglia e dell'infanzia e il Ministero delle donne e del coordinamento dell'azione sociale del Mozambico, con le suore CONFHIC come partner.

Lo stesso giorno, il dottor Bagão Félix, allora ministro della previdenza sociale del Portogallo, fece una visita informale a Mumemo.

Una settimana dopo sono arrivati ??i fondi per costruire e attrezzare completamente il Centro di supporto per l'occupazione e la formazione professionale.

COSTRUZIONE DEL CENTRO PER IL LAVORO E IL SUPPORTO PROFESSIONALE

Nell'aprile 2003, al termine della stagione delle piogge, è iniziata la costruzione di questo Centro. I componenti di questo Centro per l'occupazione e supporto professionale sono Mercato, Centro sociale, Spazio per il tempo libero, Pollo e anatra Aviaries, Panetteria, Moageira, Block Factory, magazzino per materie prime, garage per i due camion di supporto, laboratori e aule teoriche per Corsi di Formazione Professionale.

Successivamente, le officine e le stanze sono state adeguatamente attrezzate con tutte le macchine, gli strumenti, gli utensili e i mobili necessari.

ASSALTO A MUMEMO




La rapina è avvenuta la notte del 28 novembre 2004. Gli aggressori hanno rubato denaro alle opere sociali dopo aver sparato al ginocchio a suor Susana Custódio Marques, con il proiettile che usciva dalla parte posteriore della gamba. Gli aggressori sono fuggiti quando hanno sentito bussare alla porta. Dopo aver bussato alla porta, il volontario portoghese ha cercato di mettersi in salvo. Ma prima è stato colpito all'addome dagli aggressori, che gli hanno detto di sdraiarsi sul pavimento. Dopo che gli aggressori sono fuggiti, il volontario portoghese si è alzato ed è riuscito a prendere l'auto delle suore, quindi l'autista ha portato tutti all'ospedale centrale di Maputo.

DAL CENTRO DI SUPPORTO AL LAVORO E PROFESSIONALE F. LA SCUOLA PROFESSIONALE

Armando Guebuza era stato recentemente eletto Presidente della Repubblica. Per coincidenza, il suo programma governativo ha favorito l'istruzione professionale come motore di sviluppo.

All'inizio del 2005, abbiamo ricevuto la visita del Governatore della provincia di Maputo, Dr. Telmina Pereira. Il Governatore ha scoperto che i seminari avevano un'attrezzatura molto moderna e completa e ci ha incaricato di elevare questo Centro di supporto per l'occupazione e la formazione professionale alla scuola professionale.

Così, abbiamo preparato la documentazione per l'ufficializzazione della Escola Profissional S. Francisco de Assis. La Scuola, di proprietà della Congregazione, avrebbe il sostegno del Ministero dell'Istruzione e della Cultura, secondo la normativa vigente per le "Scuole private e comunitarie" in Mozambico.

In questo modo, il Governo ha autorizzato l'apertura del funzionario della Scuola, il suo funzionamento, ha messo a disposizione i Docenti, la Commissione Amministrativa e il rispettivo pagamento.

Mentre era in corso il processo di ufficializzazione della Scuola Professionale, è stata inviata una lettera alla Congregazione dei Salesiani, vista la loro vasta esperienza nel campo della Formazione Professionale, chiedendo loro che il Centro per il Sostegno al Lavoro e alla Formazione Professionale, al suo primo anno , ha funzionato come "Aule annesse della Scuola Professionale Don Bosco da Moamba dos Salesianos". Alla Direzione della Scuola Salesiana è stato chiesto di curare la nascita della Scuola Professionale "S. Francisco de Assis de Mumemo".

REALIZZAZIONE AULA TEORICA PER LA SCUOLA PROFESSIONALE

Per consentire la trasformazione del Centro di Formazione Professionale in Scuola Professionale, è stato necessario realizzare un nuovo edificio con 10 aule per le classi teoriche e una biblioteca, dato che nei Corsi Professionali sono presenti anche le normali materie di istruzione generale dall'ottavo grado al decimo grado .

Il finanziamento è stato nuovamente ottenuto dal Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale del Portogallo nel contesto della cooperazione con il Ministero delle Donne e dell'Azione Sociale del Mozambico.

La costruzione di queste stanze è stata completata alla fine del 2005.

TRANSIZIONE CON IL SUPPORTO DEI SALESIANI

Per fortuna i Salesiani hanno accettato di unirsi e così le condizioni erano favorevoli al successo, poiché c'erano strutture e attrezzature tra le più avanzate e complete. Mumemo stava per diventare un motore del progresso. Così è nata la Scuola Professionale di Mumemo.

La Scuola Professionale di Mumemo ha ufficialmente iniziato ad operare all'inizio dell'anno accademico 2005, ma ancora come "Aule annesse della Scuola Professionale Dom Bosco da Moamba dos Salesianos". Il 19 aprile 2005 le nuove 10 aule teoriche hanno iniziato ad essere utilizzate dalla Scuola Professionale.

Ma questo cambiamento non era ancora definitivo, poiché era solo una fase di conversione di questo progetto. Cioè, per un solo anno, il progetto avrebbe funzionato come "stanze annesse della scuola professionale Don Bosco de Moamba dos Salesianos". L'obiettivo sarebbe, nell'anno accademico successivo, che la scuola possa diventare autonoma, senza il sostegno e la collaborazione offerti dai Salesiani. Diventerebbe autonomo e con un proprio nome: Escola Profissional S. Francisco de Assis.

SCUOLA PROFESSIONALE DI S. FRANCISCO DE ASSIS


Nel 2006 è stata pienamente operativa la nuova Scuola Professionale di S. Francisco de Assis.

La Scuola offriva già una didattica moderna, in un sistema modulare, con programmi aggiornati pensati per rispondere a bisogni reali.

Aveva cinque corsi: Elettricità Civile, Falegnameria, Fabbri Civili, Meccanica Auto e Moda e Abbigliamento. Successivamente sono nati i corsi di Agro-zootecnia e Edilizia Civile, e si sognava un futuro corso di "Ospitalità e Turismo".

Tutti i corsi funzionano con un numero di studenti superiore alla media. In tutti i casi, le ragazze sono state ampiamente incluse.

Gli studenti provenienti da luoghi più lontani avevano a disposizione alloggi nel quartiere, forniti dalle suore e soggetti a regole operative. Allo stesso modo, insegnanti e formatori, che vivevano per lo più lontano dalla scuola, hanno trovato la loro vita più facile con la consegna di alloggi.

La collaborazione tra il Ministero dell'Istruzione e della Cultura e CONFHIC è stata una grande risorsa per queste persone. Il Ministero ben

Con il supporto della ONG inglese CAFOD, è iniziato presto il rimboschimento del quartiere, con la creazione di un vivaio, integrato in una sezione con dipendenti e mezzi adeguati, denominata “Environment”.

AIUTA MUMEMO

LE PRINCIPALI ESIGENZE CORRENTI

COSTRUZIONE DI PIÙ 1.127 CASE

In questo momento, 650 famiglie hanno già costruito la loro casa, 500 con il finanziamento di CARITAS spagnolo e italiano e 150 dal Ministero del lavoro e della solidarietà sociale del Portogallo.

Ciascuna delle 1.127 case rimaste da costruire, (compreso il bagno), costa $ 3.800 dollari.

REALIZZAZIONE DI FORI ACQUA PER AREA IN ESPANSIONE

Le nuove case di recente costruzione si trovano in una zona senza pozze d'acqua e (chi?) Devono percorrere lunghe distanze in terreno sabbioso, a volte in aumento.

MIGLIORAMENTO DELLE STRADE DI BAIRRO

È necessario spargere sabbia rossa sulle strade per facilitare la camminata, poiché il terreno è molto sabbioso e in aumento.

È necessario pavimentare due o tre strade con asfalto, o in pavé, per facilitare l'accesso ai camion pesanti con merci, in modo da non interrarli.

ENERGIA ELETTRICA PUBBLICA PER LA ZONA IN ESPANSIONE

È necessario estendere la rete elettrica, sia alle strade che alle abitazioni della zona in espansione.

AUMENTO DELLE CAMERE PER LA SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria ha solo 9 aule e un blocco amministrativo. In queste 9 classi vengono studiati 1250 bambini in 2 turni e 500 adulti di notte. È necessario costruire altre 10 aule.

BAMBINI PERMANENTI IN INTERNATI

Mancano i mezzi di trasporto, un mini-bus, per trasportarlo, che sia all'ospedale o per camminare, cambiare l'ambiente, le attività, ecc. Le esigenze sono così grandi che non abbiamo altra alternativa che improvvisare il nostro camion come trasporto per bambini, il che è molto pericoloso, oltre ad essere vietato. * condividi il link al futuro fondo per gli scuolabus *

PERSONE CHE VIVONO CON L'HIV / AIDS - URGENTE

Con i test HIV / AIDS a casa, è stato identificato un gran numero di pazienti. C'è bisogno di un'ambulanza per trasportare questi molti nuovi pazienti in un ospedale dove possono portare "CD4" per iniziare a prendere antiretrovirali.

C'è un grande bisogno di aiuto per poter acquistare cibo per i malati di HIV / AIDS, poiché i farmaci antiretrovirali sono molto forti e hanno bisogno di una dieta altrettanto forte. Molti muoiono rapidamente perché non hanno cibo adeguato.

Il cibo è importante quanto i farmaci per la vita di questi pazienti.

I mezzi di igiene sono necessari anche per i malati di HIV / AIDS, poiché una delle grandi manifestazioni sono le grandi ferite. Hanno bisogno di sapone, disinfettanti, cambio di vestiti, igiene del letto, ecc. È un'urgenza del sostegno umanitario tanto necessario.

CENTRO SANITARIO

Il Centro Sanitario non ha un medico, il che, in una grande comunità, con tanti bambini e anziani, è estremamente necessario;

È necessaria un'altra infermiera, soprattutto per le consegne.

Sono necessari 2 o 3 misuratori di tensione in più.

Manca un generatore elettrico, in quanto spesso manca, e le consegne avvengono prevalentemente di notte.

Questo Centro Sanitario, costruito nel 2002, è già piccolo per esigenze sempre crescenti. Pertanto, mancano stanze per donne incinte e pazienti ricoverati. La soluzione è costruire stanze, annesse o isolate.

Dobbiamo ancora costruire una casa con una cucina, in modo che le donne incinte da lontano possano aspettare il giorno del parto.

ASILO

Abbiamo ancora bisogno di ampliare il refettorio dell'asilo, in modo che i bambini possano adattarsi tutti in una volta, per i loro pasti.

I bagni dei bambini mancano per servire i tanti bambini bisognosi. Sono solo 4 e ci sono 160 bambini.

Hai bisogno di materiali educativi e giocattoli per bambini.

Mancano volontari con una propria formazione per maestre d'asilo, per guidare e formare "maestre d'asilo" per rendere più efficace il funzionamento di questo asilo.

BORSE DI STUDIO PER BAMBINI CHE FINIRE L'ISTRUZIONE

Mancano le borse di studio per consentire agli studenti che terminano l'istruzione primaria di base (7 ° grado) e per coloro che terminano la scuola secondaria (10 ° grado), di poter disporre dei mezzi finanziari necessari per proseguire gli studi.

MACCHINE PER L'AUTO IMPIEGO DEI FINALISTI

Quando gli studenti terminano il loro corso presso la Scuola Professionale, non hanno i mezzi necessari per iniziare la loro attività professionale, poiché le macchine (trapano, saldatrice, kit di falegnameria, ecc.) Sono molto costose. A tal fine, ci appelliamo alla tua generosità.

FORNO A LEGNA PER PASTICCERIA

La popolazione è cresciuta, ma il panificio ha un solo forno a legna. C'è la necessità di acquistare ancora un altro forno a legna per coprire le esigenze di tante persone che sono in lista d'attesa ed a corto di pane. Potrebbe essere un forno a legna di seconda mano, ma della marca "Fornos-Ramalho", dal Portogallo.

FORNITURE AGRICOLE

Zappe, motocoltivatori, sementi, ecc. Per la produzione agricola della popolazione del vicinato. Soprattutto per i mesi da febbraio ad agosto, poiché sono i mesi di molte verdure.

GIARDINO DELL'INFANZIA ("SCUOLA")







L'asilo è stata una delle prime tre infrastrutture sociali del quartiere ad essere realizzata nel 2002. Il suo finanziamento è stato fornito dalla “Congregazione delle Suore Missionarie della Consolata” in Italia. Beneficia 160 bambini da 0 a 5 anni. La maggior parte di questi bambini non trova le condizioni minime per il proprio sviluppo integrale a casa. Molti di questi bambini erano malnutriti quando iniziarono a frequentare questo asilo, poiché consumavano un solo pasto al giorno, e di notte, quando le loro madri tornavano dai campi o dal mercato informale.

L'asilo Madre Maria Clara è frequentato da bambini orfani e vulnerabili, senza contributi da pagare. Tuttavia, ci sono famiglie che possono contribuire, simbolicamente con 50,00 MT, per aiutare con le spese di funzionamento dell'asilo.

Tuttavia, date le difficoltà economiche delle famiglie, la maggior parte di questi pagamenti non viene nemmeno effettuata, il che ostacola la gestione, il funzionamento e le attività di questa istituzione. Di conseguenza, le spese di base dell'asilo devono essere sostenute dalla stessa congregazione CONFHIC e dalle sponsorizzazioni organizzate dalle ONG APOIAR e CCS-Sviluppo.

Grazie all'aiuto della ONG Khandlelo, questo asilo ha esteso i suoi servizi di mensa a circa 90 bambini delle scuole elementari che erano anche malnutriti. Alcuni consumano i pasti in questa mensa, ma altri li portano a mangiare tra le vacanze scolastiche oa casa.

Ha i seguenti spazi:

3 aule

sala di ricreazione

cortile esterno per attività ricreative

parco per bambini con altalena

parete di tenuta esterna

segretario

 

Giornata tipo dei bambini:

07:30 - Check-in

07h35 - Attività: Ricreative; Introduzione alla lettura e lezioni di matematica;

08h30 - Colazione

09h00 - Continuazione delle attività e delle lezioni

12:00 - Pranzo

14h00 - Riposo (schiacciando un pisolino)

15h30 - Continuazione delle attività e delle lezioni.

17h00 - Ritorno alle loro case

 

SCUOLA PRIMARIA COMPLETA PER IL 12 OTTOBRE


La scuola primaria è stata anche una delle prime infrastrutture realizzate nel quartiere. Questo lavoro è stato finanziato dalla ONG spagnola “Manos-Unidas”.

Beneficia 1250 studenti dal 1 ° al 7 ° grado.

Ha i seguenti spazi:

9 aule

segretario

stanza del direttore generale

sala del direttore pedagogico

sala professori

 

Giornata tipo degli studenti:

turno del mattino

06h00 - arrivo studenti

06h15 - concentrazione per l'inno nazionale

6:30 am - ingresso alle lezioni

12h00 - partenza dalle lezioni (ritorno a casa)

turno pomeridiano

11h30 - arrivo studenti

11:45 - concentrazione per l'inno nazionale

12:00 - ingresso alle lezioni

17:25 - partenza dalle lezioni (ritorno a casa)

cambio notturno

18:00 - ingresso alle lezioni

21:00 - partenza dalle lezioni (ritorno a casa)

 

Tratto e tradotto dal sito: http://www.mumemo-moz.com

 

Prog. 22 - Relazione attività 2015 - 29/02/2016

Progetto 22 – Acção Fraternal Madre Maria Clara

Convento di S. José de Lahnguene - Maputo

RELAZIONE DELLE ATTVITA' DEL 2015 

L’opera sociale Acção Fraternal Madre Maria Clara è stata creata con l’aiuto di OASI più di 20 anni fa per rispondere ai bisogni dei bambini e degli anziani abbandonati del quartiere di Chamanculo, a Maputo. Da alcuni anni l’opera assiste non solo i poveri di questo quartiere, ma anche i bambini e i poveri di vari quartieri della città.

Il 2015 è iniziato con molte attività: i bambini e gli adolescenti qui aiutati, oltre allo studio e alle attività normali, hanno imparato a riciclare il materiale usato e a produrre oggetti utili per uso personale.

All’inizio dell’anno c’erano 25 anziani e 60 tra bambini e adolescenti, di cui 42 in età scolare e 18 in età prescolare

L’ Acção Fraternal ha accolto 9 bambini di 1ª classe, 8 di 2ª classe, 5 di 3ª classe, 5 di 4ª classe, 4 di 5ª classe, 4 di 6ª classe, 5 di 7ª e 2 di 10ª classe. Lungo il corso dell’anno, cinque bambini sono andati via per cambio di residenza; anche un anziano è andato a vivere con i figli in un quartiere vicino, 2 anziani sono deceduti. Nel 2016 due bambine sono passate a vivere nella Casa di Accoglienza Madre Clara.

Attività realizzate nell’anno

Durante l’anno 2015 sono state realizzate varie attività per migliorare l’educazione e la formazione dei bambini e degli adolescenti che trascorrono qui tutto il giorno:

·    Iscrizione dei bambini in età scolare

·    Iscrizione dei bambini al catechismo

·    Distribuzione di materiale scolastico

·    Rinforzo delle materie scolastiche

·    Artigianato

·    Realizzazione di un piccolo orto per il vitto dei bambini, (cavoli, pomodori, insalata, mais, cipolla)

·    Distribuzione di vestiario e scarpe

·    Minestra giornaliera e pasto completo due volte alla settimana

·    Aiuto alimentare agli anziani: zucchero, riso, farina di mais, sapone.

·    Celebrazione della Pasqua

·    Celebrazione della festa dell’infanzia (I Giugno)

·    Celebrazione del Natale

·    Momenti di ricreazione (musica e danze)

Avvenimenti importanti

·   Costruzione di una sala per i bambini che ancora non vanno a scuola, per svolgere attività ludiche, disegno e apprendimento prescolare, una piccola scuola materna.

·   Costruzione di un piedistallo per l’immagine della Beata Maria Clara, padrona della Acção Fraternal.

·  Visita dei nostri benfattori

·  Visita da Dr. Cidália Chaúque, Ministra del Género, Criança e Ação Social, che ha apprezzato l’opera e ha ringraziato le suore.  

Conclusione

Le Suore Francescane Dell’Ospitalità dell’Immacolata Concezione sempre hanno contato sull’aiuto di OASI e del Segretariato Missioni Estere Cappuccine per portare avanti questa opera, molti sono coloro che da essa hanno tratto beneficio. Per questo vi siamo molto grati: che Dio vi ricompensi con le sue benedizioni. La nostra gratitudine a Padre Benito De Caro, facciamo voti perché il Signore gli conceda salute.

Maputo, Fevreiro de 2016

Ir. Laura João Duce

Responsável da Acção Fraternal

 

 

 

Prog.22 - Ci scrivono le ragazze di Casa Madre Clara - 15/03/2015

Cari benefattori,

come state? Noi bene.

Le nostalgie sono molte. Abbiamo trascorso un buon Natale, abbiamo ricevuto molti regali dai benefattori e dagli amici che sono venuti a visitarci. Le vacanze sono passate rapidamente, ma sono state belle perché avevamo molto tempo libero per giocare con le suore a nascondino o ad acchiapparello. Il pomeriggio imparavamo alcuni giochi e alcune canzoni nuove, di mattina dovevamo svolgere le nostre incombenze: pulire e preparare il pranzo, durante le vacanze, infatti, non abbiamo lezioni.

Alcune di noi sono andate a casa a passare le vacanze, altre sono andate al mare. Noi siamo andate al mare con le Suore per una settimana e mezza a Bileme, è stato molto divertente. Giocavamo nell’acqua e costruivamo castelli di sabbia con il secchiello. Suor Ana Paula portava da mangiare e facevamo un picnic. Ci è piaciuto molto giocare con la sabbia e con le onde. L’estate è stata molto calda.

A febbraio è cominciata la scuola. Per l’inaugurazione dell’anno scolastico abbiamo avuto una celebrazione eucaristica per chiedere al Signore una benedizione per noi, per i nostri benefattori e amici che ci aiutano. All’inizio dell’anno abbiamo avuto libri nuovi, li abbiamo ricoperti per non sciuparli, abbiamo usato carta gialla e colla, ci ha aiutato zia Adelina e fatel  Riccardo, i nostri educatori. A scuola abbiamo lezioni di portoghese, inglese, matematica, scienze sociali e altre materie. Quando finisce la scuola torniamo a casa per il pranzo, poi Riccardo ci dà molte spiegazioni sui compiti da fare. Abbiamo molte difficoltà in matematica, per questa materia chiediamo sempre aiuto. Questo mese è stata qui la madrina Graça del Portogallo, che ci ha portato regali e ci ha aiutato con le spiegazioni. E’ molto bella e simpatica. Stiamo imparando l’inglese con Catia e già sappiamo l’alfabeto e i numeri fino a 20. Purtroppo lei può restare solo un mese perché deve tornare la lavoro. Studiamo molto e cerchiamo di avere buoni voti. Dopo i compiti andiamo a pregare con le suore per ringraziare Dio della nostra giornata a scuola e a casa e per i nostri benefattori che non ci facciano mancare il loro aiuto e affetto.

Vi ringraziamo di tutto cuore per quello che fate per noi, aspettiamo la vostra visita. Che Dio vi benedica.

Baci dalle vostre figliocce di Casa Madre Clara.

Maputo, 15 marzo 2015.

 

 

 

 

Prog.22 - Ringraziamenti dall'Istituto San José di Inhambane - 14/03/2015

Grazie per gli aiuti che ci avete mandato, che il Signore vi ricompensi.

Grazie a Dio abbiamo iniziato il nuovo anno scolastico e stiamo organizzando l’attività.

Il vostro aiuto ci permetterà di far fronte alle spese per i libri e i quaderni per le bambine.

Suor Palmira

Direttice dell’Istituto

 

 

                                                                                                                                                                     

 

 

Prog.22 - Istituto San José - Relazione dell'anno 2014 - 15/02/2015

 

ISTITUTO S. JOSÈ DI INHAMBANE

RELAZIONE DELL’ANNO 2014

Il Collegio S. Josè di Inhambane in Mozambico ospita bambine di età compresa tra otto e venti anni allo scopo di dare loro un’educazione che assicuri un futuro promettente.

Nel 2014 il Collegio ha accolto 75 bambine interne, provenienti da varie zone del Mozambico, lungo il corso dell’anno sono arrivate altre 5 bambine. L’anno è iniziato il 4 febbraio con una cerimonia religiosa animata dalle bambine. L’internato è affidato a 4 suore, di cui una insegna nella Scuola Secondaria 3 Febbraio e una è direttrice della stessa scuola. Con le Suore collaborano due guardiani, un contadino, due cuoche, una mamma responsabile del dormitorio e un papà che si occupa del pollaio. Le bambine collaborano a turno a tutte le attività della casa, inclusi la cucina, il giardino e la cura degli animali da cortile.

Molte sono state le attività svolte nell’anno, così le bambine hanno imparato a vivere in gruppo, a rispettare le differenze, a sviluppare le capacità intellettuali e del saper fare, tra le varie attività:

·         formazione umana e cristiana, orientata da Suor Palmira e suor Silvia, che ha aiutato a migliorare il comportamento delle bambine; durante l’anno alcune chiedevano di uscire, alcune si appropriavano delle cose delle altre, molte di loro mostravano di avere pregiudizi e nessun amore per il  lavoro, con pazienza siamo riuscite a migliorare il loro comportamento;

·         ricamo, insegnato da Suor Graça Issalamo; la maggior parte delle bambine che entrano nel Collegio non sanno usare l’ago:hanno imparato da Suor Graça e dalle più grandi che hanno insegnato alle più piccole.

·         riciclaggio di plastica per la fattura di borse, scarpe, orecchini, bracciali, ecc. Alla fine dell’anno abbiamo fatto una mostra nella Fiera Nazionale di Inhambane. E’ stata un’esperienza che ha suscitato nelle bambine il gusto dell’arte e del saper fare;

·         corsi di formazione sulla salute e sulla prevenzione delle malattie. La formazione ha migliorato nelle bambine la consapevolezza dell’importanza dell’igiene della persona e dell’ambiente;

·         partecipazione nella catechesi e preparazione alla liturgia nella parrocchia. Due ragazze cantano i salmi la domenica, altre 4 sono accolite. Quattro hanno ricevuto il battesimo a Pasqua, è stata un’occasione per tutte per approfondire la propria fede;

 

·         chiusura dell’anno con una celebrazione preparata dalle bambine, un pranzo di festa e un giorno di divertimento in cui hanno mostrato tutto quello che hanno imparato, sentendosi “grandi”.

 

E’ da lodare lo sforzo e l’impegno di ciascuna bambina nell’apprendere e perfezionare i suoi lavori di cucito e ricamo, Molto si deve allo sforzo delle Suore, poiché qualcuna voleva ad ogni costo sottrarsi.

Difficoltà

Educare è un compito arduo, perciò abbiamo affrontato varie difficoltà:

·         esiguo numero di Suore per accompagnare le bambine in tutte le attività, ciò ci porta a non integrarci dovutamente nella loro crescita e nel loro comportamento;

·         aumento del costo dei prodotti ad Inhambane ,che è una città turistica;

·         mezzi limitati per far fronte alle necessità delle bambine, malgrado il contributo di alcuni genitori, dei nostri stipendi e degli aiuti che riceviamo da OASI, che peraltro vanno diminuendo;

·         impossibilità di comprare libri scolastici affinchè le bambine possano studiare in casa, devono invece andare nelle biblioteche;

·         scarsa collaborazione dei genitori e dei tutori delle bambine, fatto che ci ha ostacolato nell’applicare le linee educative del collegio.

·         bambine svogliate che non prendono sul serio il valore dello studio. Spesso ci hanno costretto ad un severo controllo durante il tempo dello studio.

Conclusione

Guardando il percorso fatto possiamo dire con la Madre Clara:  “La mia anima glorifica il Signore perché opera miracoli sul nostro calvario”. Pensiamo di aver raggiunto i nostri obiettivi, benché frutto di molto sacrificio e collaborazione di alcuni incaricati e delle stesse bambine. Guardando i risultati, quest’anno abbiamo raggiunto migliori risultati del precedente anno, poiché tutte le bambine sono state promosse con migliori voti; per questo lo consideriamo un anno di grazia ed esultiamo di gioia nel Signore per tutti i benefici che ci ha concesso.

Ringraziamo di cuore tutti quelli che direttamente e indirettamente hanno collaborato affinché potessimo far fronte alle necessità delle bambine a tutti i livelli. Veramente le Suore sono state instancabili, è il Signore che ha operato attraverso di loro.

Ringraziamo particolarmente  i membri e i benefattori di OASI, che il Signore li ricompensi. Auguriamo a tutti un anno pieno di benedizioni del Signore.

Inhambane.

La Superiora della Fraternità

­­Sr. Palmira Fernanda Nguetsa

 

 

Prog.22 - Aggiornamento dalla Mensa Madre Clara - Acçao Fraternal – Maputo - 20/06/2014

Maputo, 22 maggio 2014

Suore Francescane dell’Ospitalità dell’Immacolata Concezione

L’Opera Sociale Acção Fraternal  di Maputo ha assistito nel 2013 circa 150 bisognosi, dei quali 80 anziani e persone bisognose. 50 sono donne divorziate con figli a loro affidati, gli altri sono vecchietti che vivono soli perché abbandonati dai familiari e dai figli.

70 bambini che assistiamo in tutti gli ambiti: alimentazione, istruzione, uniforme scolastica, vestiario.

Nel corrente anno sono 45 i bambini iscritti dalla I alla XI classe

Difficoltà nell’assistenza dell’Opera:

· bambini che non concludono l’anno scolastico per mancanza di una famiglia fissa;

· abbandono da parte della famiglia di origine, il che li spinge a vivere per strada;

· difficoltà finanziarie che non ci permettono di assolvere a tutte le necessità.

· costo elevato della iscrizione scolastica, soprattutto nella Scuola Secondaria;

· aumento del costo dei generi alimentari;

· mancanza di assistenza sanitaria, soprattutto per gli anziani;

· problemi di manutenzione della struttura, in particolare dei bagni e dell’impianto idraulico.

Malgrado queste difficoltà, ringraziamo dell’aiuto che i nostri cari amici di OASI ci danno; i bambini stanno rispondendo bene, il profitto scolastico è positivo.

La Responsabile dell’Acção Fraternal

Ir. Carlota António Mateus

 

Prog.22 - Lettera dal Collegio San José - 19/01/2014

Mille grazie per il vostro aiuto, che Dio vi ricompensi.

Ci stiamo preparando al nuovo anno scolastico che si apre il 31 gennaio, le lezioni cominceranno il 4 febbraio. Speriamo che sia migliore dell’anno scorso.

 

Siamo preoccupate per la pace nel nostro Paese. Hanno già cominciato ad attaccare nella nostra provincia (Inhambane),  

 

Alcune nostre ragazze sono andate a passare le vacanze proprio nella zona dove ci sono stati degli attacchi, speriamo che riescano a fuggire.

 

Pregate per noi, per loro e per la pace in Mozambico.

 

Suor. Palmira Fernanda Nguetsa

Prog.22 - Buon 2014 da Casa Madre Maria Clara (Maputo Mozambico) - 13/01/2014

Cari Benefattori e Amici!

Inizio così questa lettera per salutarvi e condividere con voi le attività che abbiamo svolto nell’anno scolastico 2013.

In questo anno abbiamo affrontato molte sfide e esperienze proprie del campo dell’educazione di bambini e giovani senza famiglia.

Abbiamo svolto durante l’anno varie attività: informatica, formazione religiosa e spirituale, catechesi, cucito, giardinaggio, orticoltura, culinaria, allevamento di piccoli animali, per tentare in tutti i sensi di formare la base per una crescita armoniosa ed equilibrata per il futuro.

Non è stato facile, ma crediamo che qualcosa resterà; abbiamo cercato di trasmettere sempre quello che pensiamo sia il meglio e lo abbiamo fatto per il loro bene.

Crediamo anche che non siamo gli unici nel loro “mondo”, poiché esistono altre forze molto più forti di noi.

Approfittiamo di questa occasione per ringraziare di tutto cuore dello sforzo che avete fatto nell’aiutare le nostre bambine e giovani affinché non mancasse loro il necessario ogni giorno.

Siamo certe che senza il vostro aiuto non avremmo potuto fare niente. Per questo ancora una volta grazie, che Dio benedica anche le vostre famiglie.

Vi auguriamo un Buon Anno 2014 pieno di Pace, di Bene e di condivisione fraterna.

Che il Piccolo Gesù - un Dio che si fece minore - ci insegni a fare di questo mondo una comunità di fratelli in cui tutti siano felici.

Auguri da tutte le Suore di Casa Madre Clara

La responsabile di Casa Madre Clara

Ir. Ana Paula Ferreira Artur

 

 

Prog.22 - Collegio San José di Inhambane - Relazione delle attività - 06/01/2014

Il Collegio S. José de Inhambane ospita bambine di età compresa tra 7 e 25 anni per dare loro un futuro promettente.  

Inizio dell’anno

A partire dal 10 gennaio 2013, sono state accolte 75 ragazze interne provenienti dai dintorni della città. Tutte  hanno superato l’anno scolastico.

Vita e attività del Centro

Il Collegio ha svolto varie attività che hanno permesso alle ragazze interne di imparare a vivere in gruppo, a rispettare le differenze, a sviluppare le capacità intellettuali e a saper fare. Tra le altre sottolineiamo le seguenti:

- Formazione umana e cristiana orientata dalle Suore Silvia Sílvia, Palmira e o Fra André Nama;

- Ricamo, taglio, cucito con Suor Graca Issalamo;

- Riciclaggio di plastica, bottiglie per confezione di piccoli oggetti di bigiotteria e borse;

- Partecipazione alle catechesi e preparazione alla liturgia nella Cattedrale;

- Incontro mensile di riflessione per auto conoscersi e per accettare se stessi e gli altri;

- Conferenze con operatori sanitari su vari aspetti della vita e forme di prevenzione delle malattie;

- Catechesi e preparazione liturgica nella parrocchia. Due bambine hanno ricevuto il battesimo a Pasqua e quattro hanno ricevuto la cresima a dicembre.

- Partecipazione ad attività extra curriculari come artigianato, giornalismo, sport, ceramica, produzione agricola;

- Esposizione dei lavori di taglio e cucito ;

- Chiusura dell’anno scolastico e dell’Internato;

É lodevole lo sforzo e l’impegno di ogni bambina nell’apprendere e perfezionare i propri lavori nel cucito come nel ricamo, benché ciò esigesse da parte delle Suore molto sforzo.  

Difficoltà

Come é noto a tutti, educare è un compito arduo.  Abbiamo affrontato le seguenti difficoltà: 

- Aumento del costo dei prodotti nella città di Inhambane, in quanto città turistica;

- Numero esiguo di Suore nella fraternità per seguire le ragazze in tutte le attività;  

- Mancanza di sincerità da parte di alcune ragazze nell’assumere la responsabilità del proprio comportamento, nello studio come nel rispetto delle cose altrui.

Conclusione

Nel 2013, rispetto all’anno precedente, le ragazze sono state più docili, per questo lo consideriamo un anno benedetto. Molte di loro hanno conseguito un buon profitto passando alla classe successiva.  

Arrivati alla fine dell’anno esprimiamo la nostra gratitudine a Dio per tutto quanto ha operato nelle nostre vite per rispondere alle necessità delle bambine a ogni livello. A tutti quelli che hanno bussato alla nostra porta abbiamo cercato di rispondere con gioia servendoli con amore e con vera ospitalità.  

Benché sia stato laborioso, terminiamo con esito positivo. Lodiamo il Signore per la sua bontà e pazienza manifestata nelle suore che hanno sostenuto le bambine come pure i collaboratori nella nostra missione.

Terminiamo ringraziando tutti i membri e benefattori di OASI che hanno sempre collaborato affinché nulla mancasse alle bambine. Che Dio colmi tutti della sua benedizione.  

La Superiora della Fraternità

Ir. Palmira Fernanda Nguetsa

Prog.22 - Auguri da Maputo (Mozambico) - Casa Madre Maria Clara - 24/12/2013

Prog.22 - Mensa Madre Clara (Acção Fraternal) - Maputo - 31/08/2013

La Mensa Madre Clara assiste nel corrente anno 2013 circa 150 bisognosi, tra i quali 80 adulti,  di cui 50 sono donne divorziate che hanno figli a cui badare e 30  vecchietti alcuni dei quali vivono soli perché rifiutati dai famigliari e dai figli.

70 bambini sono assistiti in tutti gli ambiti: alimentazione, istruzione, vestiario, igiene. Di questi nel corrente anno, 45 bambini sono stati iscritti alla scuola dalla prima classe di alfabetizzazione, fino alla X.

Numerose sono le difficoltà: bambini che non giungono a concludere l’anno scolastico, poiché non hanno una famiglia fissa. In altri casi manca il sostegno della famiglia e i bambini finiscono per vivere per strada abbandonati a sé stessi.

La limitata disponibilità finanziaria non ci aiuta a coprire le nostre necessità:

·         elevato numero di iscrizioni annuali, soprattutto nella Scuola Secondaria;

·         aumento del costo dei generi alimentari;

·         mancanza di assistenza sanitaria e medicinali, soprattutto per gli anziani;

·         manutenzione della struttura della Mensa, soprattutto dei servizi igienici e della rubinetteria.

Malgrado queste difficoltà, ringraziamo i nostri cari amici di OASI per il sostegno che ci hanno dato, i bambini stanno rispondendo a questo aiuto con risultati scolastici positivi.

La Coordinatrice della Acção Fraternal

Suor Carlota Antònio Mateus

Aggiornamento dall'Istituto San José - Maputo (Prog. 22) - 02/07/2013

Noi stiamo bene, e anche le bambine

Il mese scorso abbiamo cominciato la costruzione della torre per il serbatoio dell’acqua; appena terminiamo invierò le foto e il rendiconto.

In occasione della festa della nostra fondatrice, abbiamo organizzato una settimana culturale.

Il 15 giugno, giorno della nascita di Madre Clara, tutta la comunità scolastica ha celebrato questo giorno con molto entusiasmo e allegria. Le cerimonie sono state precedute il giorno 13 da attività sportive , ginnastica ritmica, gare di scienza, lavori manuali.

Il giorno 14 c’è stata musica gospel e mozambicana, danze e concorso di gastronomia.

Il giorno 15 alle 7,30, una messa di ringraziamento per il dono di Madre Clara. Alcuni alunni e bambine del convitto hanno espresso la loro gratitudine  e lode per il dono di questa madre semplice, affettuosa, sensibile alle necessità dei poveri, una madre avventurosa che giunse nella terra del Mozambico cercando di fare il bene. Dopo l’Eucarestia, le aspiranti della Congregazione e alcune alunne hanno rappresentato una recita con un cantico di Suor Amelia: “Signore fa di me un arco di speranza”. Alla fine, dopo un pranzo di fraternizzazione tra le varie classi, c’è stato uno spettacolo musicale.

Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato, affidiamo al Signore tutte le nostre preoccupazioni e necessità.

Suor Palmira Fernanda Nguetsa

Direttrice dell’Istituto S. Josè

 

 

Notizie da Casa Madre Clara - Maputo - 01/06/2013

Notizie da Casa Madre Clara

Festa del 1° giugno - Giornata dell'Infanzia

Questo giorno, come d’abitudine, è un giorno molto atteso da tutte le bambine e ragazze di Casa Madre Clara, perché è un giorno di festa, diverso da tutti gli altri. Anche noi abbiamo trascorso questa giornata con molta gioia e festa. Abbiamo avuto varie attività in casa e nella scuola, è seguito il pranzo della festa e i doni.

Festa della Madre Maria Clara

Il 15 giugno, abbiamo celebrato la nascita della nostra fondatrice Madre Maria Clara, patrona del nostro Internato. Abbiamo celebrato anche questa giornata con molta gioia e allegria. Abbiamo iniziato con una messa nella cappella del convento Sao José, dopo c’è stata la benedizione dell’immagine di Madre Maria Clara che abbiamo collocato nel giardino della casa. Per noi è stato un momento di grande gioia poter tenere nella nostra casa questa immagine che ispira il nostro lavoro di ogni giorno. E’ seguito un pranzo di fraternizzazione e la parte ricreativa.

Il nostro lavoro continua a buon ritmo, le bambine sono tutte impegnate negli studi e nei lavori di casa. Non mancano le difficoltà attinenti a questo lavoro di accompagnamento e orientamento di bambini in situazione difficile. Confidiamo nella forza che Dio ci concede e in tutti quelli che collaborano con noi offrendo il sostegno per il bene dei nostri bambini. Grazie del vostro aiuto, affetto e amicizia che ci sostengono in questa grande missione. Grazie per tutto.

Suor Anna Paula

Istituto S. José - 14/05/2013

Mille grazie per tutti gli aiuti che ci avete mandato. Tutti i giorni le nostre bambine pregano un rosario e si ricordano di quelli che alleviano le loro necessità, Grazie veramente. Sono contenta di apprendere che P. Benito sta meglio, che il Signore continui ad aiutarlo alleviando i suoi mali e concedendogli più salute.

Siamo già nel secondo trimestre della scuola. Nel prime le bambine si sono comportate bene e hanno avuto un buon profitto. Qualcuna ha bisogno di impegnarsi di più, per questo la sera tardi le più grandi aiutano le più piccole nello studio. Stanno tutte bene in salute.

Ir. Palmira Fernanda Nguetsa

Direttrice della Scuola

 

Palmira Fernanda Nnguetsa - 15/02/2013

Istituto Sao Josè

Spero che stiate bene in questo nuovo anno.

Noi stiamo bene e abbiamo iniziato con 70 bambine dai 9 a 18 anni che frequentano dalla V alla X classe. Tutte sono animate e impegnate nello studio, malgrado alcune abbiano iniziato l’anno in condizioni di salute non buone.

Poiché siamo nella stagione delle piogge, siamo in attesa di riprendere i lavori dell’istazione della cisterna di riserva d’acqua e di pitturazione.

Buon anno e saluti da tutte le suore

 

La Direttrice
Palmira FernandaNnguetsa

 

Ringraziamenti - 31/01/2003

Da Casa Madre Clara

Caro P. Benito, nostro amico e benefattore

e cara Organizzazione OASI

A nome nostro e dei bambini che a voi devono il pane e la scuola, vi esprimiamo la nostra profonda gratitudine per tutto il bene che abbiamo ricevuto in questo anno.

Non potete immaginare quanto i bambini della strada siano stati contenti quando hanno saputo che potevano frequentare la scuola! Nemmeno noi immaginavamo la gioia che stavamo dando loro con una tale notizia! Sono assidui nello studio, loro che sono abituati a stare per strada. Si sono comportati molto bene ed il loro più grande desiderio è continuare il cammino scolastico iniziato. Grazie a Dio ancora possiamo, con il vostro aiuto, iscriverli tutti e registrarli all’anagrafe, molti di questi bambini, infatti, erano senza nazionalità, figli di nessuno!

Suor Susana Custòdio Marques

Superiora Provinciale

 

 

Cari benefattori ed amici di OASI,

vi rivolgo i miei più calorosi saluti e vi ringrazio sinceramente per la vostra collaborazione nell’educazione di queste bambine a noi affidate. Se da un lato le suore pongono la loro vita al loro servizio, è la Mamma del cielo che le fa crescere attraverso l’aiuto delle vostre adozioni a distanza, delle vostre lettere e, soprattutto,della vostra amicizia che le fa sentire parte di una famiglia che pensa a loro.

Vi ringraziamo di cuore  dei 9.000 dollari per la ristrutturazione della casa annessa al corpo dell0edificio principale, secondo il progetto ch vi ho mandato. Con grande gioia vi annuncio che la casa è quasi pronta ed appare malto bella ed accogliente. Dobbiamo ancora pagare 5.000 dollari, ma poiché l’imprenditore è un amico e ci dà fiducia, ci facilita nei pagamenti, finché avremo la disponibilità.

Le nostre bambine stanno bene, sono molto impegnate nello studio: quelle che hanno gli esami nell’insegnamento secondario non perdono tempo per superare questo “capo delle tempeste” degli studenti e tutti si sforzano ancora di più. Como loro stesso dicono, vogliono presentare agli amici buoni risultati scolastici. Poiché lavorano bene, ogni tanto concediamo qualche uscita, come una giornata al mare, il che le rende molto felici.

Con molta gratitudine.

Suor Pasqua Custòdio Joao

  

 

Caro P. Benito,

…..ti ringrazio con tutto il cuore per quello che fai per i nostri bambini. I loro risultati scolastici sono ottimi, anche quelli dei bambini della strada del progetto di Suor Sara che appoggiate già dal 2001 (Progetto 22 ndr: Mensa e scolarizzazione dei bambini più poveri ).

Che la benedizione e la protezione di Dio discendano abbondanti su di voi e soprattutto su coloro che, animati da voi, hanno contribuito generosamente al benessere ed alla promozione sociale di questi bambini a noi affidati.

A Quelimane, nell’Aldeia della Pace stanno migliorando l’alimentazione e l’igiene dei bambini. Nella struttura è stato anche migliorato lo scolo delle acque piovane con interventi opportuni.

Io sono ritornata a Maputo al Convento di San Josè per aiutare Suor Susana nella preparazione del Capitolo Provinciale che si terrà ad ottobre e soprattutto nella redazione delle Cronache della Provincia.

Saluto tutti gli amici e benefattori con un forte abbraccio di gratitudine e amicizia.

Suor Lisete

 




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