UN ESEMPIO PER TUTTI

Anna Maria Di Giovanni è tornata alla casa del Padre

Anna Maria, co-fondatrice di OASI, resterà per tutti un esempio di impegno per la giustizia e per la pace, di amore per la vita e per le sue cose belle, innamorata del Suo Creatore e fedele a Lui, fino all'ultimo respiro.

Continuerà a vivere ed operare in tutti coloro che le hanno voluto bene e che lei, soprattutto, ha fraternamente ed incondizionatamente amato.

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Pubblichiamo qui di seguito, in suo ricordo, il primo articolo da Lei scritto per OASI nel 1998, un anno dopo la sua fondazione.

LA MIA ADESIONE ALL'OASI ... UN IMPEGNO PER LA GIUSTIZIA E LA PACE

di Anna Maria Di Giovanni

 

Il divario socio-economico sempre più insostenibile tra Nord e Sud del mondo interpella le nostre coscienze sulla responsabilità di complicità del dramma che si consuma sulla scena della storia dell'umanità: il ricco Nord spreca risorse e affoga nel consumismo, il Sud muore di fame. Si può essere indifferenti di fronte a tanta ingiustizia? Dovremmo meravigliarci che non sia ancora esplosa la violenza. Si, perché laddove c'è guerra c'è ingiustizia.

Siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo per la pace nel mondo adoperandoci per la giustizia e per il rispetto dei diritti dell'uomo. Non possiamo permettere che venga offesa la dignità dell'uomo e questo in qualsiasi parte del globo terrestre.

Dio ha creato la terra, il mare, il cielo, le stelle, i fiori, i pesci, gli alimenti e tutto quanto può servire all'uomo per la sua vita. Dio ha destinato tutti i beni agli uomini senza distinzione di razza, lingua, religione. Le barriere sono state create dall'egoismo degli uomini.

Quando il cuore è guidato dal denaro, il risultato è l'abuso, la prevaricazione, il dominio sull'altro. Lo stesso possiamo dire dello stato: i Paesi cosiddetti “civili” guidati dai soli interessi economici sfruttano, colonializzano e riducono a massa superflua le popolazioni di Paesi più poveri.

E' questo lo scenario oggetto di profonde riflessioni da parte di chi come me vuole gridare “giustizia a nome di popoli che continuano ad essere vittime di perversi meccanismi economici e operare per la rimozione delle cause e per lo svilupp degli stessi.

E' questo il motivo per cui ho sostenuto la nascita dell'Organizzazione non Governativa OASI. Ricordo l'emozione del 15 aprile 1997, data della costituzione, e la gioia di aver posto insieme agli altri soci sostenitori, tra cui anche alcuni Fratelli del'Ordine Francescano Secolare(OFS), la prima pietra di quest'opera di giustizia e di pace.

Inoltre, in quanto francescana secolare, l'adesione ha significato dare concretezza al mio impegno per la giustizia e la pace, come richiesto dalla regola dell'OFS. Essa, infatti recita l'art. 15 “..... siano presenti con iniziative coraggiose tanto individuali, che comunitarie nella promozione della giustizia”; all'art. 19 delle Costituzioni: “scelgano un rapporto preferenziale per i poveri e gli emarginati, siano essi singoli individui o categorie o un intero popolo, ….. collaborino al superamento dell'emarginazione e delle forme di povertà che sono frutto di inefficienza e di ingiustizia”; infine l'art. 22 delle Costituzioni: “Prendano posizioni chiare quando l'uomo è colpito nella sua dignità a causa di qualsiasi forma di oppressione o di indifferenza.... Offrano il loro servizio fraterno alle vittime dell'ingiustizie”.

Con questo spirito ho accettato di essere membro del Consiglio Direttivo, offrendo il mio servizio e le mie competenze in materia di finanziamenti dell'Unione Europea. Al momento il “cantiere ha appena iniziato i lavori: è in corso di elaborazione il primo progetto per il Mozambico. A quasi un anno dall'inizio di questa Missione, l'entusiasmo non si spegne ed il desiderio di seminare perché si raccolga il frutto della giustizia e della pace è più vivo che mai.